piGarden PCB

In questo articolo andremo a creare una scheda elettrica da poter collegare direttamente ai pin presenti sul Raspberry e utilizzarla per diminuire i 40 pin di cui è predisposto ai pin essenziali per collegare il modulo relè, un modulo di rilevamento pioggia e una ventolina da 5V per tenere il box elettrico areato. Prima di seguire questa guida è necessario compiere una attenta lettura dell’articolo e solo alla fine, una rilettura per la messa in pratica in quanto ci sono dei momenti in cui non si può perdere tempo e si ha bisogno di avere già tutto pronto e alla portata di mano.

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piGarden: l’architettura


In diverse occasioni mi è stato chiesto come piGarden funzionasse e alcune volte è stata fatta un po’ di confusione riguardo ai ruoli dei diversi componenti che entrano in giorco. Ci sono stati alcuni utenti infatti che volendo cambiare o aggiungere nuove funzionalità pensavano di dovere intervenire su quella che è solo l’interfaccia web (piGardenWeb). Per questo motivo ho deciso di fare questo piccolo post dove cerco di spiegare una volta per tutte l’architettura del progetto e il ruolo delle varie parti in gioco.

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piGardenSched uno schedulatore alternativo per piGarden

RELEASE HISTORY

aggiornato alla versione 0.3.6f (15/06/2021)

  • inserita le gestione dei lock per evitare sovrapposizioni di schedulazioni
  • inserita funzionalità di cleanup al boot (rimozione eventuali lock files)
  • migliorata l’integrazione con drv_rainsensorqty, poiché quest’ultimo non solo gestisce l’evento pioggia secondo i criteri di piGarden, ma registra anche ogni singolo movimento della vaschetta
  • inserita l’irrigazione progressiva che si riduce in base alla quantità di pioggia precipitata, se questa non è sufficiente per determinare l’evento pioggia

NOTE IMPORTANTI versione 0.3.3:

  • con questa versione le valvole vengono indicate con EV# anziché con EV#_ALIAS (es. EV1 vs EV1_ALIAS)
  • per poter utilizzare la nuova versione è necessario cancellare a mano dal file /etc/piGarden.sched le occorrenze di “_ALIAS”; in alternativa è possibile cancellare il file e ricostituire le schedulazioni con i comandi di seguito indicati.
  • il nuovo file per impedire l’irrigazione, al fine di verificare il funzionamento dello schedulatore, è: /home/pi/piGardenSched/include/TEST

piGardenSched


piGardenSched.sh e’ un’alternativa all’attuale schedulatore di piGarden.

E’ stato scritto dall’amico Andrea, il quale vedendo nell’attuale gestione di piGarden alcune limitazioni, ha deciso di creare un nuovo sistema di pianificazione delle irrigazioni.

Uno dei principali vantaggi di piGardenSched è quello di poter programmare l’apertura di una EV senza una schedulazione di apertura e una di chiusura, ma semplicemente indicando l’orario di partenza, il tempo di azione da eseguire e la ricorrenza.

Sono in oltre presenti funzioni avanzate come quella di potere impostare in un’unica schedulazioni l’irrigazione sequenziale di più elettrovalvole.

Lascio ora la parola ad Andrea, il quale vi spiegherà nel dettaglio come funziona piGardenSched.

 

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mqttconnector, utilizza le api piGarden e piGuardian tramite mqtt

Recentemente ho avuto la necessità di poter controllare piGarden e piGuardian tramite protocollo mqtt in modo da potere avviare o fermare l’irrigazione da Home Assistant, il famoso software open source per la gestione domotica della casa.

A questo proposito ho creato un piccolo script python che funziona da subscribe per alcuni topic mqtt destinati a ricevere nei rispettivi payload i comandi delle api di piGarden e piGuardian e di inoltrarli ai rispettivi socket server. In pratica mqttconnector funziona da intermediario tra mqtt e piGarden/piGuardian.

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Configurare un monitor lcd touch-screen su un raspberry rpi3

La scelta di un monitor touch screen adatto al nostro rpi può risultare problematica per via della quantità di prodotti disponibili con qualità molto variabile.I problemi che si possono incontrare nello scegliere alcuni lcd di bassa qualità sono:

  • scarso supporto per driver con problemi di stabilità del sistema
  • guide complicate per l’installazione del driver
  • hardware scadente e touch non perfettamente funzionante
  • presenza di cloni di marche più quotate

Nella mia ricerca ho comunque potuto notare che la maggior parte delle guide che si riferiscono ad installazioni di driver, sono rese obsolete dal supporto nativo dei vari controller attualmente più diffusi.
Di seguito cercherò di indicare alcuni consigli in base alla mia esperienza.

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